LA DIVINA COMMEDIA Il nuovo progetto di teatro-danza di Alessandro Anderloni

 Le Falìe

Prima assoluta
Verona - Teatro Ristori
Giovedì 11 maggio 2017, ore 20.30
www.teatroristori.it

Per dare voce a Dante e farsi tramite del colloquio intimo con il lettore-spettatore, Alessandro Anderloni ha scelto nove canti, tre per ciascuna cantica, e li restituisce senza tagli, rielaborazioni o chiose, confidando in quello che Thomas Eliot definiva lo «shock d’intensità poetica». La scena diventa uno spazio interiore, dove prende forma una visione fisica e sonora. La danza suggerisce il viaggio dantesco del discendere all’inferno, arrampicarsi per il purgatorio e involarsi in paradiso. Nel farsi parola e gesto, i tre interpreti evocano in sintesi l’architettura generale del più grande poema scritto da un uomo.

Alessandro Anderloni
Ha iniziato giovanissimo un originale percorso di drammaturgia con la comunità di Velo Veronese, dove dal 1990 ha messo in scena dodici testi originali. Dopo la Laurea in Lettere si è dedicato alla didattica teatrale, con la scrittura e regia di oltre cinquanta testi. Si è specializzato in direzione di coro con Bepi De Marzi ed è autore e compositore di teatro musicale. Tra le numerose esperienze teatrali con attori non professionisti c’è quella con gli ex bambini soldato della Repubblica Democratica del Congo (2012) e con la compagnia di teatro del Carcere di Verona che dirige dal 2014. Dal 2015 conduce il corso di teatro in lingua tedesca con la compagnia Die Veronabühne del Goethe Zentrum. Dalla Divina Commedia ha tratto tre rielaborazioni per bambini andate in scena a Roma, lo spettacolo Inferno con la Compagnia Teatrale Pietro Sossai e Comedìa con la Compagnia Teatrale del Liceo Messedaglia di Verona. Dopo numerose prove di narrazione musicale, ha debuttato come interprete di monologhi nel 2014 con Carlo. L’ombra e il sogno. Nel 2016 ha iniziato la collaborazione con Silvia Bertoncelli per lo spettacolo di teatro-danza Gli amori di Shakesperare.

con Alessandro Anderloni, Silvia Bertoncelli, Stefano Roveda regia Alessandro Anderloni
coreografie Silvia Bertoncelli
collaborazione alla drammaturgia Ivano Palmieri
costumi Giovanna Ferrarese
realizzazione dei costumi Federica Vanti
trucco Cristina Oliboni
suono Francesco Ambrosini, Samuele Tezza
disegno luci Luigi Castagna, Niccolò Pozzerle
scenografia Alessandro Anderloni
realizzazione della scenografia Falegnameria Resistente fotografie di scena Flavio Pèttene
progetto grafico Zerotredici
stampa tipografia La Grafica
organizzazione Giovanni Benini, Gabriella Palatini
produzione Àissa Màissa, Le Falìe
in collaborazione con Teatro Ristori, Teatro Comunale di Lonigo 

Silvia Bertoncelli
Si forma in danza classica e contemporanea a Verona, Bruxelles, Parigi. Prosegue poi gli studi di danza contemporanea all’Accademia Isola Danza di Venezia diretta da Carolyn Carlson incontrando coreografi di fama internazionale. In seguito danza in varie compagnie: Compagnia Naturalis Labor, Ersiliadanza, Compagnia Arearea, Compagnia Lubbert Das, Cie Blicke (Francia), Compagnia Abbondanza Bertoni, Cie Lanabel (Francia). Dal 2010 danza nella Rui Horta Dance Company (Portogallo). Nel 2011 il coreografo portoghese crea per lei il solo Danza preparata sulla musica delle Sonate e interludi di John Cage, eseguite dal vivo dal pianista inglese Rolf Hind. Nel 2013 diventa assistente di Rui Horta. Dal 2003 intraprende un percorso compositivo proprio firmando le coreografie degli spettacoli Hansel&Gretel (2003), La coda dell’occhio (2006), Chicken (2007), Paper-Wall (2008), ’30 Watt (2012), Gli amori di Shakespeare in collaborazione con Alessandro Anderloni (2016). Sempre nel 2016 firma le coreografie dell’opera originale Alter- Amy per la regia di Stefano Scherini, in collaborazione con l’Orchestra Antonio Vivaldi. Dal 2013 diventa coreografa della sezione danza contemporanea della Compagnia Naturalis Labor firmando la regia e le coreografie degli spettacoli Naveneva (2013), La Guerra Granda delle donne (2015), Where we forgot The Gardeners (2015-2016), Oro d’ore (2016), The Lovers, in collaborazione con Luciano Padovani (2016).

Stefano Roveda
Nato a Rho l’8 luglio 1986, si avvicina alla danza presso il centro City Dance di Salvatore Guglielmo.

Nel 2009 si laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, teorie e metodi del linguaggio e della comunicazione per lo spettacolo, presso l’Università degli Studi di Milano. Approfondisce lo studio della danza contemporanea presso l’Arsenale della Danza della Biennale di Venezia e Modem Atelier della Compagnia Zappalà Danza. A partire dal 2009 prende parte a diverse creazioni del coreografo Ismael Ivo di cui è danzatore e assistente per Biennale di Venezia, Tones on the Stones Festival, Napoli Teatro Festival, Impulstanz Vienna e SESC San Paolo Brasile.

Lavora con le compagnie AIEP Ariella Vidach, Le Supplici Fabrizio Favale, ZEROGRAMMI, Naturalis Labor, C&C company, Déjà Donné Simone Sandroni, Artemis Danza Monica Casadei, Fabula Saltica e in progetti con i coreografi Roberto Zappalà, Roberto Castello e Giovanni Di Cicco.

Collabora con la galleria d’arte Spazio Tadini e lo Spazio Teatro Nohma di Milano, con la fiorentina FluidaDesign e con Collettivo Nada a Napoli.